Marcellina
Angelo è nato da padre santamarioto (Antonio) e madre marcellinese (Anna) a Maratea (solo perchè il ginecologo famoso di quel momento lavorava nell’ospedale pubblico di Maratea) nel 1983 ma ha sempre vissuto fin dalla seconda settimana di vita a Marcellina. Mariacristina, la sorella, si è unita dopo cinque anni completando l’opera della famiglia Durante-Marino.
Marcellina, piccola frazione di Santa Maria del Cedro, ha oggi circa 1300 abitanti. La sua storia moderna risale agli anni del dopo guerra quando famiglie come i Salerno, Maradei, Serra, Paolillo, Fiore e Marino si sono traferite dai paesi limitrofi di Verbicaro, Orsomarso e la stessa Santa Maria.
In realtà il paese è sorto in mezzo ai due fiumi (Lao ed Abatemarco) sulla vecchia città di Laos fondata dagli abitanti di Sibari nel 510a.c., i cui resti si trovano oggi sul colle S.Bartolo ed i numerosi reperti rinvenuti sono oggi custoditi nell’antiquariom di Scalea e nel Museo Nazionale della Magna Grecia a Reggio Calabria. L’attuale nome deriva dal ritrovamento della tomba di un condottiero di nome Marcellino, ma in precedenza era chiamata “lo Scalo” in quanto è presente la stazione ferroviaria che veniva utilizzata come scalo merci per tutti i paesi del circondario. Il bene principale che veniva traspostato era l’acqua, poichè non era ancora presente il servizio idrico.
Già dai primi anni Marcellina disponeva di un negozio con attiguo genere alimentare di Andrea Serra ed un “Sali e Tabacchi” di Michelina Fiore. Non mancava la scuola. Mussolini costruì la prima strada (via Verbicaro) dove oggi troviamo attività commerciali di ogni genere: alimentari, il vecchio ed ancora esistente “Sali e Tabacchi” di Fiore, forni a legna, edicola, parrucchieri, pub’s, ferramenta, articoli per la musica, ecc... Il paese ha il suo Santo Patrono che è S.Marcellino ed i festeggiamenti, che inondano le strade, sono il secondo fine settimana di agosto.
Fonte: intervista fatta agli anziani del paese da un gruppo di studenti delle scuole medie di Marcellina dell’a.a. 1996-’97 (tra cui anche Angelo).
Un piccolo cenno al frutto sacro dal quale prende il nome il comune: IL CEDRO.
Il cedro è il frutto utilizzato dagli ebrei per il loro rito religioso (Festa delle capanne o Sukkot) che generalmente viene festeggiato alla fine di settembre. I terreni limitrofi ai due fiumi (Lao ed Abatemarco) rappresentano l’habitat naturale per la pianta del cedro. Purtroppo oggi le persone che si dedicano alla coltivazione di questa pianta delicata sono sempre meno, ed il rischio che il cedro resti solo un nome per il comune è sempre maggiore.
Il cedro è inoltre utilizzato come ingrediente per liquori e dolci di ogni genere.
Per concludere: Marcellina si trova nel bel mezzo della “Riviera dei Cedri” che vede la sua maggiore affluenza turistica nei periodi estivi per il suo splendido mare.
Da Marcellina è in arrivo un bus di parenti e amici pronti a festeggiare con Angelo e Sabina questo giorno speciale.
GRAZIE A TUTTI!!!
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